La Massoneria non interviene in fatti di politica, si astiene dalle controversie dei partiti e della amministrazione della cosa pubblica, tuttavia nei momenti in cui si mettono a rischio le conquiste etiche e sociali delle libertà fondamentali dell’Uomo deve far sentire la sua voce. L’Ordine Massonico Misto e Internazionale LE DROIT HUMAIN esprime la sua ferma posizione sui gravissimi fatti di questi giorni accaduti negli Stati Uniti d’America per dire No agli assalti alla libertà democratica.
Massoneria e Libertà democratica. Nella Dichiarazione d’Indipendenza e nella Costituzione americana ben nove dei firmatari erano Massoni, a cominciare dal presidente George Washington. Basandosi sui principi universali di Libertà Fratellanza ed Uguaglianza fu il primo esempio di democrazia basata sul diritto di ogni uomo di essere libero.
Oggi riferendosi ai medesimi principi ispiratori, i Massoni della Federazione Italiana dell’Ordine Massonico Misto Internazionale LE DROIT HUMAIN non possono rimanere in silenzio di fronte al grave pericolo che la più antica democrazia del mondo moderno ha subito ieri a Washinghton.
L’ASSALTO AL CONGRESSO DEGLI STATI UNITI
L’assalto a cui abbiamo assistito è stato promosso e fomentato dal presidente uscente Donald Trump che non si rassegna alla sconfitta elettorale e rappresenta una delegittimazione non solo delle strutture democratiche degli USA, ma degli ideali di democrazia e libertà dell’intero mondo occidentale.
Una famosa frase dell’unico Italiano firmatario la Dichiarazione d’Indipendenza, il Massone Filippo Mazzei, pisano, recita: Tutti gli uomini sono per loro natura liberi e indipendenti e per questo sono uguali. Il suo amico Thomas Jefferson la volle inserire proprio nella Costituzione Americana.
Nella difesa di questo principio oggi non si può che condannare gli atti di violenza e di sfregio delle norme di umana convivenza del popolo americano perpetrate ieri durante i disordini a Washington che avevano l’obiettivo di impedire la ratifica della elezione di Joe Biden per supposti, mai confermati da nessun indizio, brogli elettorali.
Che si sia trattato di rivolta violenta o tentativo di colpo di stato, come molti lo hanno definito, poco importa. Quel che conta è che è inaccettabile che le regole della convivenza democratica possano essere messe in dubbio prima con le parole attraverso palesi bugie tese a delegittimare non solo gli avversari ma le Istituzioni democratiche, poi con azioni violente finanche omicide.
Abbiamo dovuto constatare che dalle bugie è facile il passaggio alla violenza dei fatti per impedire il sereno svolgimento della vita parlamentare. La responsabilità di questo atto di sedizione e di umiliazione profonda della democrazia è direttamente del presidente Trump e di chi sostiene consapevolmente le sue bugie.
UN MONITO PER LA DEMOCRAZIA IN ITALIA
Oggi tutto il mondo libero è vicino al popolo americano e ai suoi valori Costituzionali.
La Massoneria che sostiene da sempre i valori di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza richiama tutto il mondo occidentale alla attenta vigilanza sulle nostre Istituzioni democratiche costruite in tanti anni di storia e sacrifici, in particolare nell’ Europa Unita. Anche qui in Italia i fatti americani devono essere di monito per non trascurare e indulgere sulle violazioni anche solo verbali dello stato di diritto. Le parole, come insegna l’esperienza americana, possono trasformarsi rapidamente in pietre e poi in proiettili (leggi il nostro Rapporto sull’odio verbale). Non dobbiamo dimenticare che nel 1922 anche a Roma, come avvenuto a Washington ci fu chi voleva far bivaccare i propri manipoli nel Parlamento Italiano.
Libertà – Fratellanza – Uguaglianza: Massoneria e libertà democratica!
Il grande filosofo della Democrazia in America, Alexis de Tocqueville così scriveva in una sua lettera del 1835:
Agli uomini per i quali la parola «democrazia» è sinonimo di rivoluzione, anarchia, distruzioni, stragi, ho tentato di dimostrare che la democrazia poteva governare la società rispettando le fortune, riconoscendo i diritti, risparmiando la libertà, onorando la fede; […] e che, forse, la volontà di Dio era di diffondere una felicità parimenti mediana per tutti […] non era più tempo di deliberare, poiché la società si veniva sviluppando in una certa direzione e li trascinava con sé, tutti, verso l’uguaglianza di condizioni […] Il nostro problema, oggi, non è affatto di sapere se si può instaurare un regime democratico o un regime aristocratico, ma di scegliere tra una società democratica che progredisca con ordine e moralità, e una democrazia disordinata e depravata, in preda a furori frenetici.