Brevetti vaccini Covid19: chiediamo che venga meno la proprietà intellettuale sui vaccini affinché siano un bene di tutta l’Umanità. Ecco le ragioni. 

brevetti vaccini covid19Molte voci in tutto il mondo chiedono che i vaccini diventino “un bene globale dell’umanità, non la proprietà di una sola persona”.

Questa richiesta è tanto più legittima in quanto sono stati versati fondi pubblici per 18 miliardi per finanziare la ricerca e i test clinici, lasciando la proprietà intellettuale all’industria. È imperativo che questo sistema giuridico ed economico sia rivisto.

Per questo sosteniamo l’iniziativa presa dall’India e dal Sudafrica, rilanciata da altri 90 paesi, che chiedono all’Organizzazione Mondiale del Commercio di applicare una deroga ai diritti di proprietà intellettuale legati al commercio (TRIPS) per i vaccini contro il COVID-19, al fine di ridurre i costi di fabbricazione e facilitare la loro produzione e distribuzione.

Tuttavia, non tenendo conto dei paesi in via di sviluppo, che non hanno tutti i mezzi per vaccinare la loro popolazione, si corre il rischio che questa pandemia continui. Ci stiamo esponendo al fallimento delle nostre strategie già in atto in aree che pensano di essere protette. Sappiamo che con questa pandemia, nessuno sarà al sicuro senza immunità di gregge.

La sfida è urgente: adottiamo e valorizziamo il principio della fratellanza universale. È una necessità sanitaria, un’esigenza etica. Osiamo adottare una strategia globale, un vaccino per tutti, per il bene comune dell’umanità.

In questo modo, saremo più forti per affrontare efficacemente, grazie alla nostra solidarietà, le nuove sfide che non mancheranno di metterci alla prova, e cogliamo l’opportunità di segnare l’inizio di una nuova era, rispettosa di ogni essere umano ovunque viva sul pianeta terra. Partecipiamo così a un’umanità organizzata fraternamente.

 

 

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