La Federazione italiana del Droit Humain Massoneria saluta Desmond Tutu, uno dei simboli della lotta anti apartheid in Sud Africa, è morto in questi giorni all’età di novant’anni, ad un mese di distanza da Frederik de Klerk deceduto l’11 novembre scorso.

PERCHÉ LA MASSONERIA INTERNAZIONALE DEL DROIT HUMAIN SALUTA DESMOND TUTU

Massoneria saluta Desmond Tutu

Nella foto Desmond Tutu, Nelson Mandela e Frederik De Klerk. Fonte: ilMessaggero.it

Tutu fu il primo arcivescovo anglicano nero di Città del Capo, da sempre protagonista nella difesa dei diritti umani. Tra gli anni ‘70 ed ‘80 nella lotta contro la supremazia bianca che opprimeva la maggioranza di colore nel suo Paese, Tutu incontrò altre due personalità eccezionali: Nelson Mandela e, appunto, Frederik De Klerk.

Il primo, incarcerato da oltre 20 anni, era diventato simbolo della lotta per la emancipazione della popolazione nera oppressa. Fu liberato proprio da De Klerk, ultimo presidente bianco del Sudafrica che depose il predecessore Botha. Si era avviato così un cambiamento politico epocale.

Frederik De Klerk, un moderato ispirato da ideali di giustizia sociale accompagnò il suo Paese fuori dal colonialismo, dall’apartheid e dalla segregazione razziale liberalizzando la vita politica sudafricana con l’apertura a diversi partiti fino ad allora considerati illegali tra cui l’African National Congress di Nelson Mandela. Con la sua liberazione nel 1990 fu chiara la svolta politica del Paese. Il grido di Tutu “saremo liberi!” pronunciato nello stadio di Soweto nel 1993, quando il processo di conclusione della segregazione razziale era in corso, rimane l’immagine iconica dell’inizio di un nuovo periodo storico. L’anno seguente si tennero le prime elezioni libere nel paese che furono vinte da Nelson Mandela ed il suo partito.

Per accompagnare la transizione in maniera non violenta Tutu guidò l’esperimento, unico al mondo, della Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Trc), il cui scopo era fare giustizia su quanto era avvenuto in maniera pacifica attraverso il riconoscimento delle colpe di ciascuno e ottenere il perdono collettivo.

Di fronte alla commissione, creata nel 1995, molti degli aguzzini appartenuti al regime dell’apartheid riconobbero le loro colpe e chiesero perdono per i crimini commessi. Chiesero perdono anche i neri che si erano vendicati seguendo la legge del taglione, riconoscendo la violenta reazione come una colpa a loro volta. Obiettivo di Tutu era il riconoscimento della verità senza vendetta: una grande battaglia per la civiltà realizzata senza spargere una goccia di sangue.

UNO DI CHIESA, L’ALTRO NELLA MASSONERIA: DUE UOMINI EGUALI, FRATELLI, CON SPIRITUALITÀ DIVERSE

Per Tutu l’ispirazione al rispetto della libertà e della fratellanza tra i popoli nasceva dalla fede in Dio e dalla religione, mentre De Klerk la attingeva dagli ideali massonici. Apparteneva infatti fin da giovane ad una delle 13 Logge “bianche” che operavano in quel tempo nel sud Africa ed operò instancabilmente tutta la vita per applicarne i principi nella vita politica. Alcune fonti riferiscono di una vicinanza alla Massoneria anche di Nelson Mandela che certamente condivise con De Klerk molti ideali ed ispirazioni.

Certamente non possiamo come Massoni non condividere l’appassionata lotta per la difesa dei diritti a cui queste tre personalità dedicarono tutta la vita nel loro impegno sociale anche oltre i confini del loro Paese. Anche quando si ritirarono dalla vita politica sudafricana il loro impegno continuò instancabilmente: Mandela promosse i colloqui per la riconciliazione in Irlanda del Nord, con Tutu si impegnò nella lotta contro l’AIDS e nella difesa dei diritti degli omosessuali, con De Klerk si batterono per i diritti delle minoranze e la pace nel mondo a diversi livelli.

Desmond Tutu fu insignito del premio Nobel per la pace nel 1984, Mandela e De Klerk lo seguirono ricevendo lo stesso riconoscimento nel 1995.

La filosofia di azione di Tutu si ispirava al concetto africano di “ubuntu”, un termine che indica una visione della società senza divisioni e nella quale ogni persona è chiamata a svolgere un ruolo importante. Egli disse: “Fai del tuo meglio dove sei: sono quei pezzi di bene messi insieme a vincere il mondo”.

LE DROIT HUMAIN si ispira da sempre alle sue parole declinando in questo modo i principi massonici di libertà, fratellanza ed uguaglianza. Da qui nasce l’attenzione all’Altro, una naturale tensione verso la pace, il richiamo a tutti gli uomini per l’assunzione della responsabilità personale per la sorte del prossimo.

Di Desmond Tutu ricorderemo sempre l’entusiasmo, l’ironia, l’ispirazione non violenta, ma soprattutto l’impegno riassunto nella frase “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore”. Non dimentichiamo inoltre l’esempio di massone moderno, attento ai diritti ed alle libertà di tutti rappresentato da Frederik De Klerk. Salutiamo il suo passaggio all’Oriente Eterno riconoscendolo come un anello prezioso che continua ad essere saldato con forza nel nostro ricordo, alla catena che riunisce tutti Massoni impegnati nel progresso della Umana Famiglia.

 

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