Massoneria e vacciniLa Federazione italiana dell’O.M.M.I. Le Droit Humain ha chiesto già a maggio 2021 la liberalizzazione dei vaccini contro la Sars Covid19. Il commercio e la proprietà intellettuale dei brevetti sono rimasti fino a oggi in mano alle case farmaceutiche e sotto il controllo dell’Occidente. Solo l’Europa a fine febbraio dovrà buttare nel cestino, letteralmente, 55 milioni di dosi perché in scadenza, quando in tutta l’Africa è stato distribuito finora appena l’8% di quelle prodotte.

L’UE respinge le richieste dell’Unione Africana

Il Summit Unione Europea-Unione Africana che si è tenuto a Bruxelles nei giorni 17 e 18 febbraio non ha portato ai risultati che speravamo. L’UE ha respinto la richiesta dell’Unione Africana di trasferire nel continente la tecnologia necessaria alla produzione dei vaccini sulla base della sospensione dei brevetti. Ricordiamo che il 90% della popolazione africana non ha ancora ricevuto le prime due dosi.

 “Un insulto per milioni di persone che nei paesi più poveri stanno perdendo i propri cari”

Con queste parole Sara Albiani, policy advisor su salute globale della confederazione internazionale di organizzazioni no profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale ha stigmatizzato l’esito del Summit. Ha giustamente parlato di una apartheid vaccinale.

Mostrano il dramma di questa situazione anche altri dati contenuti nella denuncia avanzata da Oxfam e Emergencyche i Massoni della Federazione italiana del Droit Humain abbracciano moralmente e rilanciano ancora una volta.

Massoneria e vaccini: Le Droit Humain continua a chiedere la sospensione dei brevetti.

È evidente il mancato rispetto dei diritti civili. Un fatto di gravità intollerabile contro cui si solleva la nostra indignazione unanime.

Continuiamo a chiedere all’UE e a tutte le Forze in campo responsabili una risoluzione di coscienza, uno sforzo concreto per attuare quanto pure hanno proclamato, e cioè la distribuzione di 450 milioni di dosi nel continente africano senza altri ritardi ingiustificati e di considerare i vaccini un bene dell’Umanità, non assoggettabili alla logica del profitto.