Giornata mondiale dei diritti umani. Vediamo il ruolo della Massoneria nel promuoverli, tanto più ora che in tutto il mondo assistiamo a una riduzione del progresso. Iran, Indonesia, Russia, Cina, i casi più recenti.
Sono passati 74 anni da quando è stata approvata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, nel 1948 per la prima volta al valore della Libertà veniva associato l’elemento fondamentale dell’Uguaglianza come «fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo».
Fu un progetto coraggioso della neonata ONU, in vista del quale si era molto speso Franklin Delano Roosevelt, presidente USA, Massone del 32° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, morto prima che venisse alla luce, ma la cui opera fu proseguita dalla moglie Eleanor che in qualità di capo della Commissione per i Diritti Umani presentò questa Carta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con le seguenti parole:
Ci troviamo oggi alla soglia di un grande momento nell’esistenza delle Nazioni Unite e dell’Umanità. Questa dichiarazione potrebbe diventare la Magna Carta internazionale, per ogni uomo ed in ogni luogo.
Oggi, nel 2022, alla vigilia della giornata mondiale per i Diritti Umani a che punto siamo con il rispetto di questa Carta fondamentale?
Come non ricordare proprio oggi, gli oltre 670 morti della repressione in Iran, di cui oltre sessanta bambini, per le proteste successive alla morte di Mahsa Amini, la ragazza uccisa dopo essere stata arrestata dalla polizia morale iraniana per non aver indossato l’hijab? Una lotta per i diritti che in quel Paese viene da lontano e riguarda diversi aspetti della vita, non soltanto il velo.
Purtroppo in molti Paesi islamici la condizione della donna è drammatica. Dalle proibizioni più semplici, come il permesso di guidare l’auto se non in presenza del marito a situazioni tremende ed anacronistiche come quella di Amal, di solo 20 anni, accusata di adulterio, e condannata in Sudan a morte per lapidazione dopo un processo senza difesa solo qualche settimana fa.
Notizia freschissima è la proposta di una nuova legge che punisce con il carcere i rapporti extramatrimoniali sia per chi è sposato sia per chi si deve ancora sposare nella moderna Indonesia, ottava economia principale al mondo. Non parliamo poi della pretesa in vari Paesi di vietare per legge l’omosessualità.
Se il mondo islamico presenta diffusamente queste problematiche, nel campo dei diritti civili anche altrove non si sta meglio. In molti Paesi come Russia e Cina si violano sistematicamente i diritti ed il loro arretramento è così diffuso che interessa tutti i continenti.
Ma quali sono le origini di questo nuovo oscurantismo?
La risposta è sicuramente complessa, come complessa è la situazione che sta attraversando l’Umanità, ma certamente osserviamo che questa perdita di libertà coincide con una crisi in diversi campi che non ha precedenti nella storia.
Pandemie, cambiamenti climatici, crisi geopolitiche hanno il loro ruolo, ma tra le radici principali possiamo individuare soprattutto l’enorme crescita delle diseguaglianze.
Aumenta la povertà sia nei Paesi poveri sia in quelli ricchi mentre la ricchezza si concentra sempre più nelle mani di pochi. Lo sfruttamento delle risorse nei Paesi del terzo e quarto mondo provoca corruzione e povertà accelerata da eventi climatici estremi. Le migrazioni per motivi politici si collegano ai motivi economici. Guerre e disgregazione sociale allentano la solidarietà.
Nella diseguaglianza muore la fratellanza tra le persone, e il progresso e i diritti, frutto di civiltà, arretrano.
Di fronte a questo tremendo crocevia di crisi in tanti diversi ambiti, l’umanità si è trovata disunita, separata. Per molto tempo abbiamo pensato che una volta raggiunta la Libertà e l’Uguaglianza tutto il resto sarebbe venuto da solo. Invece non è così. Forse abbiamo dimenticato che la Fratellanza non è automatica, è un valore che va sostenuto e praticato, non va accantonato quasi fosse una debolezza nell’area del “buonismo” (pessimo neologismo per affermare la propria superiorità sugli altri). Se il diritto di ciascuno non viene orientato al bene di tutti finisce per essere concepito solo come proprio. Come quando la Libertà diventa solo mia senza misurarsi con quella del mio vicino, il diritto, così malinteso, finisce per diventare sorgente di conflitti e violenze.
Massoneria e Diritti Umani, un binomio che trova il suo apice nel Droit Humain, appunto: “Il Diritto Umano”
Per definizione, Le Droit Humain (“il Diritto Umano”) è sorto nel 1893 affinché la Massoneria, che ha sempre lavorato per la Fratellanza universale, ricevesse, concretamente, una spinta ulteriore proprio verso i diritti umani, intuendo già allora quale sarebbe stato il vocabolario del futuro e il piano di realtà su cui instaurare la Fratellanza. Una Fratellanza che non si può affermare con un decreto o una legge, ma è l’elemento che permette – ovunque nel mondo – che l’Uguaglianza non diventi egalitarismo e la Libertà non diventi caos.
Giornata mondiale dei diritti umani e il ruolo della Massoneria diventano allora un binomio, un legame operativo, poiché condividono gli stessi valori fondamentali, per noi non negoziabili.
Fratellanza è il sentirsi parte di un destino comune, è il tendere ad un bene che non è solo del singolo, ma di tutta la comunità. Per risollevare le sorti della civiltà e dei diritti su questo pianeta in questo momento di gravissime crisi la Fratellanza è forse unica valida prospettiva per trovare delle soluzioni che permettano a tutti di uscirne.

Presenza del Droit Humain nel mondo a giugno 2020