Il 29 marzo 2024 il settimanale «L’Espresso» ha pubblicato un articolo dal titolo Infiltrazioni mafiose e affari. Tra i massoni non c’è pace al rinnovo del vertice… Premesso che il «vertice» e i «massoni» a cui si riferisce l’articolo sono quelli di una Obbedienza in particolare e non della Massoneria tout-court, l’articolo è affiancato da una scheda contenente un’affermazione erronea.
Tra ciò che un’Organizzazione seria deve fare per conservare il buon nome dei principi che persegue è precisare la correttezza di determinate affermazioni. Nel rispetto della verità, nell’adempimento del dovere etico che sentiamo di contrastare la piaga delle fake news, e nell’onorare molti uomini e donne di specchiata moralità impegnati quotidianamente nel lavoro massonico, abbiamo inviato al settimanale una richiesta di rettifica che è rimasta inascoltata, forse perché considerata priva di interesse pubblico.
Per queste ragioni abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra richiesta con questa lettera aperta al settimanale L’Espresso affinché, a futura memoria e utilizzo, restasse una traccia della verità che mettiamo in luce e i cittadini e le cittadine italiane possano farsi una cognizione migliore della complessità di un’Istituzione come la nostra.
Pubblichiamo la richiesta di rettifica così come è stata inviata al settimanale.
Alla Cortese attenzione della Redazione de «L’Espresso»,
Oggetto: Richiesta di Rettifica
Spettabile Redazione,
In riferimento all’articolo dal titolo Infiltrazioni mafiose e affari. Tra i massoni non c’è pace al rinnovo del vertice… da Voi pubblicato sul n.13 del 29 marzo 2024, l’autore de «La scheda» a pag. 13 scrive «Le donne sono ammesse soltanto nella Gran Loggia degli ALAM…».
È un’affermazione inesatta che Vi chiediamo di rettificare.
Le donne hanno la possibilità di aderire alla Massoneria tradizionale, inclusi i Riti più conosciuti quale ad esempio il Rito Scozzese Antico e Accettato, sin dal 1893, quando Maria Deraismes − personaggio eminente della «prima ondata femminista», e a cui in Francia sono dedicati monumenti pubblici e intitolate strade − fondò, insieme a Georges Martin, l’Ordine Massonico Misto Internazionale LE DROIT HUMAIN, presente oggi in 67 Paesi con all’attivo 32.000 iscritti. In Italia è presente dal 1904, il che ne fa la Massoneria Mista più antica e più longeva sul nostro territorio, dove si esprime attraverso la Federazione italiana che ci onoriamo di rappresentare.
Per approfondire la natura e la storia del nostro Ordine, può essere utile cominciare dal nostro sito istituzionale all’indirizzo www.droit-humain.it, dal sito della sede internazionale con sede a Parigi: www.ledroithumain.international, e dalla voce dedicata su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Le_Droit_Humain
Successivamente alla creazione del nostro Ordine, capostipite della parità di genere, e che ha compiuto lo scorso anno 130 anni di storia, altre Obbedienze e Ordini massonici hanno sposato la causa dell’inclusione delle donne. Tra questi, in Italia, oltre alla Gran Loggia d’Italia degli ALAM, troverete la Gran Loggia d’Italia di Rito Scozzese, da voi citata nello stesso articolo; la Gran Loggia Liberale d’Italia; l’Ordine Massonico Tradizionale Italiano (queste ultime tre strutture sono nate a seguito della recente scissione della Gran Loggia d’Italia degli ALAM); il Sovrano Ordine Massonico d’Italia; vi è poi la Gran Loggia Femminile d’Italia, che accoglie esclusivamente le donne, e altri.
Questo breve elenco per evidenziare che le strutture massoniche italiane che contano donne fra i propri membri costituiscono la maggioranza, anche in termini di quantità di iscritti.
Per quanto attiene al contenuto dell’articolo e al suo argomento precipuo, possiamo solo affermare, senza timore di smentita, che il nostro Ordine non è mai stato implicato in fatti criminali né associato ad alcuna persona di dubbia moralità. Il nostro sentimento dei fatti attuali non può che essere di profonda tristezza per il buon nome della Massoneria, che ben prima delle appartenenze personali esprime un metodo di indubbia efficacia nella crescita personale nel rispetto altrui, nonché per la costruzione di una autentica fratellanza fra gli individui e fra i popoli.
Infine, ferma restando la libertà della Redazione di volersi occupare solo delle Obbedienze numericamente maggiori, riteniamo sia deontologicamente giusto che i giornalisti e i curatori delle pagine di periodici raccolgano quante più informazioni possibile quando si fa cenno al contesto entro cui si inseriscono le organizzazioni e le personalità di cui scrivono. Se è per voi cosa gradita, suggeriamo la stesura di un articolo a mo’ di panoramica sulla realtà massonica italiana nella sua interezza. Le più alte cariche della Federazione italiana sono a vostra disposizione.
RingraziandoVi per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.
Milano, 6 aprile 2024