Comunicazioni generali

Arrestati i neonazisti che volevano far esplodere una Loggia, come cento anni fa.

Ci risiamo. L’antimassoneria continua il suo complotto contro la libertà di pensiero, la libertà di espressione, la libertà di associazione, ma le istituzioni democratiche la fermano per tempo. È così che sei neonazisti in questi giorni sono stati arrestati perché intenti nell’orgonizzazione di un attentato terroristico dinamitardo contro una Loggia massonica. 

Esattamente cento anni fa si assisteva alle stesse rappresaglie contro la Massoneria e il libero pensiero, le stesse modalità vigliacche, gli stessi presupposti, e solo quattro anni più tardi sarebbe stata imposta la legge Mussolini-Rocco che costringeva la Massoneria alla clandestinità – giammai a smettere di lavorare per il Progresso dell’Umanità. Almeno, questo è quanto fece la Federazione italiana del Droit Humain, che vide molti dei suoi iscritti continuare i lavori massonici a costo della vita, come è dimostrato dal “Fondo Curreli” un’importante quantità di documenti storici che la Federazione ha acquisito nel gennaio 2020.

Già le parole d’odio, col tempo, diventano pietre, ce ne siamo occupati. E si crede sempre che l’antimassoneria si esprima unicamente sul piano verbale, ma passare dalle parole ai fatti il passo è breve, brevissimo, la storia ce lo ha dimostrato innumerevoli volte, e ora ne abbiamo l’ennesima conferma.

Quanto dobbiamo aspettare perché una società autenticamente democratica ne sia davvero consapevole? Non occorre essere Massoni né condividere modalità di lavoro o associative della Massoneria per difendere le cittadine e i cittadini che ne fanno parte. I principi, invece, di Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, valori universali, non sono negoziabili.

Purtroppo poco conta che uomini e donne come Michelle Bachelet, Alto commissario dell’ONU per i Diritti Umani, o l’ex senatore e studioso Gennaro Acquaviva dichiarino quanto oggi sono necessari i principi massonici nella trasformazione in meglio della società in cui viviamo. Del resto, se non basta l’appartenenza alla Massoneria (del Droit Humain) da parte del premio Nobel per la pace Henri La Fontaine, o di Victor Hugo, di Maria Deraismes, o Janusz Korczak a far comprendere chi siamo e cosa facciamo, non saremo certo noi a convincere l’opinione pubblica entro stasera, ma continueremo a provarci.

 

Chi siamo – i nostri Fondatori Domande sulla Massoneria

Massoni celebri del nostro Ordine – Le Droit Humain su Wikipedia

Redazione

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