Come anticipato dall’agenzia stampa AgenParl, il 12 aprile le logge mediterranee del Droit Humain riunite a Marsiglia si sono specchiate nei valori iniziatici comuni facendo della diversità il terreno del confronto e della pace fra i popoli. 

Israele, Libano, Croazia, Grecia, Italia, Francia, Spagna, Svizzera… Le Logge mediterranee del Droit Humain riunite a Marsiglia

L’evento — il quinto di una serie denominata “Incontri mediterranei” — ha visto la partecipazione delle Federazioni promotrici, quali quelle Ellenica, Spagnola, Francese, Svizzera e Italiana, e di delegazioni giunte dalla Croazia, dal Libano, da Israele e Fratelli e Sorelle di ogni costa del bacino.

Scopo degli incontri è cooperare per il consolidamento di società più coese e fraterne attraverso lo specchio di un territorio comune antichissimo, culla delle civiltà stesse da cui si è sviluppato il mondo così come appare oggi, di Tradizioni, di religioni e filosofie tra le più diffuse, nonché luogo di incontro di etnie e correnti di pensiero millenarie.

Le Logge mediterranee del Droit Humain riunite a Marsiglia

Un momento dell’incontro tenutosi a Marsiglia nei giorni 12 e 13 aprile | ©LE DROIT HUMAIN 2025

Meditando sull’Ulivo quale simbolo del Mediterraneo stesso, sono state condivise relazioni e riflessioni sul tema della pace tra i popoli, della collaborazione internazionale, dei mutamenti geopolitici e climatici, dei conflitti bellici, dei miti e dei simboli fondativi delle civiltà e delle prospettive in essi contenuti per una società globale più fraterna e coesa nel rispetto delle identità specifiche.

Le Droit Humain, Ordine massonico con una storia di 132 anni alle spalle, internazionale fin da sua nascita e con logge attive in tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, possiede la conoscenza diretta delle questioni sociali più cocenti riguardanti ognuno. Conosce le difficoltà dei popoli specifici, così come le sue risorse e promuove momenti di incontro come questi, al fine di diffondere la conoscenza reciproca, la consapevolezza e la messa in campo della più sentita collaborazione fraterna.

L’internazionalismo dell’Ordine quale scala maggiore di quell'”unione nella diversità” che lo contraddistingue in quanto sta alla base della sua natura iniziatica, non è dunque una mera conseguenza dell’avere logge sparse su tutti i continenti ma strumentazione organizzata al fine di trovare soluzioni globali alle sfide globali che l’Umanità sta affrontando. Ancora una volta il dibattito, unitamente all’eggregazione rituale ha permesso a uomini e donne di buona volontà di condividere e ampliare i valori non negoziabili in cui universalmente si riconoscono di Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.