
primo scatto di Julian Assange libero, qui ritratto con la moglie e i figli | photo © Stella Assange
«La dignità non è mai stata fotografata» scrive Bob Dylan nella sua canzone Dignity. Lo stesso si può dire di tutte le virtù, nessuna entra in una foto. Viviamo tuttavia tempi in cui tutto sembrerebbe possibile ed ecco, per la prima volta, una foto che potrebbe ritrarre la Libertà. La libertà di Julian Assange che riabbraccia la sua famiglia. Osserviamo questa foto con guardo massonico.
Fotografia di Julian Assange con la famiglia. La libertà ritrovata, ma da proteggere
Una foto. Una famiglia che sorride: il papà (classe 1971), la mamma abbracciata teneramente a lui, i due figli Gabriel e Max che sorridono guardandoli. Una spiaggia oceanica, invernale; sono ben vestiti. Una foto bella, eppure una foto qualsiasi, si direbbe. Ma i due adulti sono Julian Assange e Stella Assange. Molto probabilmente sono su una spiaggia australiana nel loro inverno: 22 luglio 2024 è datato il post Instagram di Stella, che per quasi 15 anni si è battuta – lei avvocata – perché suo marito potesse tornare un uomo libero. L’hashtag questa volta è #JulianFree, il 22 luglio 2024. Finalmente non è più #FreeAssange.
Colpevole di aver divulgato nel 2010 sul suo blog di – cosiddetta – controinformazione WikiLeaks “segreti militari” USA (crimini di guerra; tra gli altri, la pratica della tortura da parte dei servizi segreti per estorcere info antiterrorismo in svariati “siti fantasma” in giro per il mondo), ricevuti “illegalmente” dal militare Chelsea Manning. Assange ha scontato anni di prigione in Inghilterra dopo anni come rifugiato-segregato nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra. Infine, un accordo legale con il Dipartimento di Giustizia USA ¾ in cui ammetteva un reato minore ¾ lo ha riportato alla libertà il 24 giugno 2024.
Assange è diventato un eroe della libertà di informare anche sui turpi segreti “necessari” al Potere, e l’ha pagata. Sua moglie Stella, un movimento mondiale di opinione, molti appoggi coraggiosi gli hanno evitato l’estradizione negli USA con l’accusa pesantissima di “cospirazione”, che gli sarebbe forse costata l’ergastolo.
Ora, come ha dichiarato Stella all’aeroporto di Camberra quando è atterrato da uomo libero un mese fa, «Julian deve abituarsi alla libertà. Qualcuno che ha vissuto qualcosa di simile mi ha detto che la libertà ritorna lentamente. E voglio che Julian abbia quello spazio per riscoprire la libertà, lentamente». Stella lo ha protetto dai media, ma ha voluto ora comunicarci che con la libertà Julian ha recuperato anche l’amore della sua famiglia, da cui è stato lontano quasi 15 anni, concependo i suoi figli mentre lottava senza libertà. E quella foto, una foto qualsiasi, è una tenerissima vittoria della Libertà e della Verità e della Giustizia universali.
Assaporiamo ogni giorno la nostra Libertà, combattiamo per difenderla, operiamo ogni giorno per la Verità e la Giustizia universali.