Parliamo di una donna, una combattente, un’anarchica, oppositrice del regime fascista, che andò in esilio e consegnò un’opera monumentale: La Massoneria italiana davanti alla guerra e al fascismo.
Per la prima volta in lingua italiana esce fra due settimane uno dei libri più importanti di sempre sul rapporto tra Massoneria e fascismo

La Massoneria davanti alla guerra e al fascismo, Maria Rygier, Edizioni dello Straniero, Napoli, in uscita a ottobre 2024.
Fra circa due settimane sarà disponibile il libro La Massoneria davanti alla guerra e al fascismo, di Maria Rygier: donna, anarchica e Massone del Droit Humain, veramente troppo per non essere odiata dai fascisti. Un’illustre Sorella che fu scrittrice, giornalista, polemista, militante nei movimenti emancipazionisti; contrastò il fascismo in tempi non sospetti, profetizzando la piega che avrebbe preso e il baratro in cui sarebbe finita la Nazione.
A un tempo socialista, nazionalista, antimilitarista, abbracciò le battaglie del sindacalismo rivoluzionario e collaborò con alcune tra le figure più importanti della storia politica e culturale d’Italia, come Sibilla Aleramo, Arturo Labriola, Errico Malatesta, Luigi Fabbri, Filippo Corridoni. Fondò comitati, leghe, riviste e giornali fra i più sovversivi – come «Rompete le file» – collaborando con alcuni fra i più letti del suo tempo, come il «Popolo d’Italia». A causa del suo temperamento e dei suoi scritti carichi di invettiva fu più volte sottoposta a processi e diffide, dovendosi difendere da sé il più delle volte anche per mezzo di pubblicazioni e conferenze (leggi anche la voce a lei dedicata sul Dizionario biografico degli italiani, Treccani)
Conobbe il carcere e la solitudine, rivendicandone la valenza di contestazione politica. Collaboratrice di Mussolini nella prima fase politica di questi, ebbe modo di conoscerlo e studiarne da vicino la figura, preconizzando la catastrofe in cui sarebbe caduta la nazione. Fu lei a coniare il termine «Fascio», dando così il nome a un’intera epoca.
A seguito di una perquisizione in casa sua, avendo il fascismo messo al bando la Massoneria, va in esilio volontario in Francia: non porta con sé se non una valigia, e non di indumenti, ma di dattiloscritti, documenti, prove di prima mano dei fatti che va affermando in quest’opera che che scriverà in francese e darà alle stampe nel 1929, su invito del grande Massone Albert Lantoine (iniziato del Grande Oriente di Francia e che militò poi nel Droit Humain).

Foto segnaletica di Maria Rygier | 1913 | Archivio di Stato
Con la traduzione e l’introduzione di Francesco Guida e note di Alessandro d’Agostini, questo libro racconta quali Obbedienze massoniche si opposero alla nascente dittatura e quali invece ne furono complici; chi, tra i Massoni, anche a costo della propria vita lavorò per il Progresso dell’Umanità, per la libertà di tutti e per la salvaguardia della dignità umana, e chi invece svendette la propria dignità e integrità morale rendendosi complice. Racconta altresì i fatti più assurdi, più cruenti, più infami: dalla distruzione dei templi alle persecuzioni e le percosse subite dai Massoni. Ma racconta anche, con una presa sulla realtà di allora dettagliata e documentata, quali furono i meccanismi di potere che fecero della Massoneria il nemico ideale, costruito un pezzo per volta al punto da esserlo ancora oggi.
Con documenti inediti scovati da Francesco Guida, La Massoneria davanti alla guerra e al fascismo si pone nel crocevia esatto fra gli studi sulla storia d’Italia e gli studi sulla storia della Massoneria. Un’occasione tanto per gli specialisti quanto per i cultori della materia di studiare – potendola però approfondire con prove alla mano – l’annosa questione a doppio binario del rapporto tra Massoneria e politica e Massoneria e fascismo.
Il libro sarà disponibile a breve su tutte le piattaforme online e in tutte le librerie su ordinazione. È pubblicato dalle Edizioni dello Straniero, pp. 440.