Non senza meditazioni da parte dell’Ordine Massonico Le Droit Humain è trascorso il 2 dicembre, Giornata internazionale contro la schiavitù. La schiavitù è una piaga contro la Fratellanza, l’Uguaglianza e la Libertà già nelle sue forme storiche irrisolte ma anche in quelle nuove che ha assunto nell’era del capitalismo, anche nei paesi che a buon diritto, finora, abbiamo considerato “liberi”. Essa simboleggia allo stesso tempo la peggiore deviazione del concetto e della realtà stessi del lavoro.
Costruire, apice del lavoro
La Massoneria ha proprio il lavoro tra le sue peculiarità. Tutti i suoi simboli, gli strumenti, le allegorie, contengono il sapere che nasce dal lavoro individuale e di gruppo, lavoro inteso come costruzione di sé e del mondo, della società, come confronto, come rapporto con la natura, come sistema di regole etiche e di comportamento, come disciplina, come studio, come umanitarismo e solidarietà, come crescita spirituale. La lavorazione della pietra è una delle attività più antiche in assoluto nonché quella che richiede il più ampio impiego di conoscenze diversificate e il requisito fondamentale della collaborazione tra gli individui. È così che fare simbologia, allegoria e analogia del Costruire permette di lavorare sulla nostra interiorità trasferendovi lo stesso grado di complessità, sapienza, operosità, per rendere ogni persona una “pietra” utile alla costruzione dell’edificio sociale sempre nel pieno rispetto della dignità dell’essere umano. Per questa ragione la Massoneria non può astenersi dal dare il proprio contributo all’eliminazione di ogni forma di schiavitù esistente, sia sul piano materiale che di pensiero.
La Massoneria, il lavoro e i nuovi schiavi
Oggi proponiamo la lettura di una Riflessione che pur nella sua brevità permette di inquadrare con luminoso nitore le forme di schiavitù che proliferano proprio in seno alla nostra società, dove la caduta degli Dei, cioè dei valori fondamentali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza a vantaggio del profitto e della speculazione finanziaria, impone che un’Associazione liberale e universale come la Massoneria faccia sentire la sua voce e torni a occuparsene seriamente, cioè più di quanto non faccia di solito. Le Droit Humain può dire di lavorarvi da sempre ma è consapevole della necessità di un confronto allargato tra tutte le voci della società. La firma di questa meditazione è di Anton Fox, pseudonimo di un Massone della Federazione italiana del Droit Humain, saggista e autore di molti testi anche accademici proprio nelle materie del lavoro e dell’economia, editorialista per diverse testate giornalistiche nazionali e con un’esperienza pluridecennale nel mondo del sindacalismo nazionale e internazionale.