Dal 1893 (e dal 1904 anche in Italia) la donna che entra in Massoneria riceve strumenti e risorse per una maggiore cognizione di Sé e delle proprie possibilità per sottrarsi alla violenza di genere, violenza familiare, odio verbale, fisico e psicologico. Ma è davvero così? Affinché non sia solo una convinzione della Federazione italiana del Droit Humain abbiamo voluto organizzare un dialogo tra donne libere, aperto al pubblico, coinvolgendo la fondatrice di Telefono Donna.
Tre relatrici che dimostrano come sia auspicabile essere donna e massone per meglio strutturarsi e affrontare le difficoltà della vita: Irene Sgro, 33° e ultimo Grado appartenente al Droit Humain testimonierà la sua lunga esperienza esoterica e iniziatica; Emanuela Locci, storica della Massoneria dell’Università di Torino e autrice del libro Storia della Massoneria Femminile, ci aiuterà a osservare il miglioramento che le donne massoni hanno apportato alla società nel corso della storia; e Stefania Bartoccetti, fondatrice di Telefono Donna (Milano), una delle più importanti associazioni di volontariato e solidarietà familiare riconosciuto Centro Antiviolenza da Regione Lombardia e membro del Comitato di Coordinamento del Tavolo Antiviolenza di Regione Lombardia: oltre a restituirci un’immagine sulla condizione femminile attuale e del lavoro necessario per tutelarla, ci aiuterà a comprendere se e in che modo gli strumenti massonici sono in grado di fornire alle donne maggiore consapevolezza e Forza interiore, e dunque libertà nella vita reale e nelle relazioni interpersonali nel mondo di oggi.
Le Droit Humain vuol dire Il Diritto Umano, nasce in Francia nel 1893 per espandersi poi in 64 nazioni. Da allora la Donna può entrare in Massoneria con gli stessi diritti e doveri dell’Uomo. Una rivoluzione cominciata con Maria Deraismes.
Essere donna e massone per difendersi dalla violenza di genere, violenza personale e familiare, dall’odio verbale e psicologico.
La Massoneria, in quanto scuola di vita, di Pensiero e pratica di tolleranza effettiva, fornisce gli strumenti per costruire una poderosa cattedrale interiore inviolabile. La donna che entra in Massoneria acquisisce gli strumenti per affrontare la vita reale, e con il Droit Humain – che realmente la pone sullo stesso livello dell’uomo – la donna ricava una prospettiva da cui può meglio valutare gli aspetti del proprio Sé e delle persone che la circondano per potere infondere maggiore autonomia alle proprie scelte e libertà alle azioni. (Leggi le domande e risposte sulla Massoneria, approfondisci Chi siamo, la nostra Storia, oppure guarda i nostri video come quello che mostra molte donne celebri appartenute al nostro Ordine)
PARTECIPARE COME PUBBLICO UDITORE
Per partecipare come pubblico uditore alla videoconferenza “La Massoneria quale strumento di libertà per la donna” che si terrà SABATO 13 MARZO 2021 alle ORE 17:00 su piattaforma Zoom, è sufficiente inviare una mail alla Commissione Comunicazione del Droit Humain all’indirizzo:
comm.comunicazione@droit-humain.it
indicando il vostro nome, cognome e un indirizzo email (se diverso) a cui recapitare l’invito contenete le credenziali d’accesso.
N.b. Facciamo presente che nel rispetto della riservatezza dei partecipanti (le modalità di tutela verranno inviate unitamente alle credenziali) la videoconferenza sarà registrata e che La Federazione Italiana del Droit Humain si riserva di pubblicarla su qualsiasi supporto e mezzo, nonché sulle sue pagine Social, istituzionali e sul suo canale YouTube.